Don Bosco ritrovato

Leggendo “La nostra storia” sul bollettino salesiano di questo mese, ho pensato che sarebbe stato bello condividere con tutti un ritrovamento particolare nel solaio del nostro Istituto Maria Ausiliatrice.

Sono arrivata a Genova a fine agosto e il 12 settembre, mentre cominciavo a conoscere la casa nei suoi anfratti, ho fatto una scoperta in solaio. Mezzo nascosto, dietro un’immagine di Maria Ausiliatrice ormai sbiadita dal tempo, c’era un quadro. Una cornice modestissima, un’ambientazione di un focolare domestico e una spalla nera inconfondibile. La mia curiosità si è accesa subito e ho spostato quelle immagini che lo coprivano per vedere se quello raffigurato era davvero don Bosco. Non sono rimasta delusa. Sotto un bello strato di polvere, c’era don Bosco, raffigurato come nella fotografia di Sampierdarena del 1886. Mi guardava col volto simpatico e quasi sorridente come per dire: mi hai trovato!

Ho preso quel quadro e l’ho portato in comunità. Volevo capire se qualcuna l’aveva già visto, se qualcuno sapeva da dove veniva e chi l’aveva regalato alla comunità… ma nessuna sembra averlo mai notato. Poi la firma: G. Bottai 1969.

Brevissima ricerca su internet per trovare che Giovanni Bottai è pittore ligure del ‘900, che ha fatto diverse mostre delle sue opere anche a Genova, la prima delle quali a Sampierdarena.

Il mistero sulla storia di questo quadro e di come abbia raggiunto il nostro solaio rimane aperto, ma intanto abbiamo restituito questo dipinto a una parete. Adesso don Bosco sfoggia sorridente nell’ufficio della direzione e chi lo vede si stupisce. Un’immagine inedita di don Bosco che sembra mostrare in modo semplice ed efficace cosa sia una casa salesiana: il calore di un focolare acceso, la semplicità di ambiente familiare, la centralità del crocifisso, una finestra che si affaccia sul mondo.

Sr Anna Maria Spina



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